16 marzo 2022

work in progress

Notoriamente i consumi energetici vanno un terzo circa ai trasporti, un terzo al residenziale, un terzo all’industria.

Sul residenziale stiamo facendo tutto quanto possibile?

o spendiamo una montagna di soldi con benefici piccoli? quando non trascurabili, o addirittura autogoal.

Qualche esempio.

 

Efficientamento energetico degli edifici

 

il cappotto

“Tutti pazzi per il cappotto”.

Mi accorsi della (stravagante) infatuazione per il cappotto quando, una quindicina di anni fa, la Giunta di una Regione stabilì che, per poter eseguire un qualsiasi intervento sulla facciata, financo riverniciarla, fosse obbligatorio provvedere nel contempo al rivestimento a cappotto. A quel tempo si prevedevano pesanti cappotti, spessi circa mezzo metro. Sarebbe bastato ai Consiglieri Regionali affacciarsi alle finestre per vedere l’inapplicabilità di tale legge, la mostruosa devastazione delle architetture di facciata, del patrimonio edilizio, sia storico – fino all’Ottocento – ma anche il più moderno. Per non parlare dei marciapiedi: se costoro non viaggiassero sempre su auto di servizio, si sarebbero resi conti che rivestimenti di mezzo metro erano e sono del tutto incompatibili con la maggior parte dei marciapiedi. Inutili anche sulle costruzioni più moderne, in cui è elevato il rapporto tra superfici trasparenti e superfici opache (finestre/muri).

Forse avevano in mente le Krusciovke, le case fatte costruire da Kruscev negli anni ’50, ben squadrate e senza orpelli:

Krusciovke

ma neanche a tutte sarebbe stato bene. Certamente non alle case di Stalin:

Stalinki

 

Una breve storia di krusciovke, le case simbolo dell’Urss | Radio Bullets

The frightening splendor of Stalinist-era Empire style – Russia Beyond (rbth.com)

 

A favore del cappotto giova, oltre un basso rapporto superfici trasparenti/opache, un alto rapporto perimetro/area. Il che le rende compatibili con costruzioni piccole, già nei secoli scorsi i nostri avi sapevano che per far entrare meno freddo in una casa conviene un basso rapporto perimetro/area, da cui molte case costruite ad anello, cioè metà delle stanze rivolte all’interno, non all’esterno.

In definitiva, il cappotto sarebbe adatto a non grandi cascine, casette unifamiliari (propio dove si pensava di togliere il bonus!) minimaliste, le villette dell’Alto Adige, dove in effetti è nata Klimahaus.

 

le certificazioni

in Alto Adige si faceva, circa trenta anni fa, ora non so, un’altra bella cosa, da imitare: se uno faceva un efficientamento energetico, portava la ricevuta nel competente Ufficio della Provincia, facevano controlli, dopo di che, se l’esito era positivo, rimborso del 50%, sull’unghia. E chiuso lì: nessun rischio che l’Agenzia delle Entrate, dopo 10 o 20 anni, ti faccia una contestazione.

Invece in Italia il legislatore è stato sempre più burocratico, ha aggiunto certificazioni a certificazioni, e pure autocertificazioni. Che l’Italia non sia Paese adatto alle autocertificazioni, lo sanno tutti tranne chi le ha inventate; circa le certificazioni, l’edilizia è stata distrutta in seguito a noti provvedimenti “Salva Italia” del 2012, entrati di conseguenza in crisi anche i tecnici che si occupavano di edilizia, poi ditte e tecnici alla fame durante il lockdown covid, infine all’improvviso un robusto calcione, tale da rendere impossibili le opere per mancanza di materiale. Le ditte dei primi anni 2000 sono risorte? oppure si è dato spazio a gente tutt’altro che pratica del mestiere? i tecnici sono scupolosi, oppure per pagare rate scadute del mutuo ed altri debiti certificherebbero di tutto e di più?

un episodio buffo: un tecnico fece la dettagliata valutazione energetica di un intero edificio. Avrà sbagliato i calcoli? certamente non li ho rifatti, ma aveva addirittura sbagliato la misura del soffitto dell’androne! che non è poca cosa, perché ne risultava che l’altezza non era a norma, e bisognava scavare il pavimento… se aggiungiamo che l’edificio era ed è in riva al mare…

Sarebbe piuttosto utile che lo Stato, i Comuni assumessero personale, i “tecnici di quartiere”, cui trasferire almeno in buona parte le attuali certificazioni. Forse costerebbero pure meno delle attuali parcelle. 

Altro esempio: se uno intende sostituire gli infissi con altri a bassa o bassissima trasmittanza, l’armonia di facciata dovrebbe valutarla un tecnico del Comune, non un’esagitata assemblea condominiale. Idem per l’installazione del fotovoltaico.

 

riscaldamento autonomo verso condominiale

A mio modesto avviso il riscaldamento autonomo è vantaggioso al fine dei consumi energetici, perché se uno sa che tenendo accesi i caloriferi nelle stanze che non usa, butta via soldi, li spegne più volentieri. Idem moderare la temperatura. Ma quel che penso io conta poco, sembra che l’autonomo sia di destra, il condominiale di sinistra, ad ogni cambio di colore gli incentivi si spostano da un lato all’altro…

 

POMPE DI CALORE E CERTIFICAZIONI ENERGETICHE

Le certificazioni energetiche – cioè in quale categoria sta una casa – hanno poco di tecnico e molto di burocratico. Innanzi tutto si fanno, ovviamente, con programmi di calcolo. Ma spetta al “tecnico” stabilire quali parametri scegliere: ad es. “vecchi infissi in legno in stato scadente”, spifferi scarsi, elevati?

Peggio ancora, certe norme. Mi riferisco ad una regione nella quale, in tutti i piccoli centri, la maggioranza delle case sono seconde case. Bene, se in tali case non c’è un impianto di riscaldamento – il che fa pensare che il proprietario d’inverno non ci vnega mai o al più pochi giorni quando c’è il sole – il calcolo è fatto come se si tenessero radiatori elettrici accesi in tutte le stanze, per tutti i sei mesi, o quanti sono, di riscaldamento invernale, per tutte le ore al giorno in cui è concesso. Ne consegue un consumo teorico spropositato, l’immobile sprofonda come classe energetica, anche se magari ha ottimi infissi, controsoffittato, e magari pure qualche controparete. L’immobile rimbalza nelle classe alti se si installa una pompa di calore: stimo le pompe di calore, ma se un ce l’ha installata, la usa pure d’estate, per raffreddarsi, e quindi il consumo energetico aumenta, e di molto.

A proposito, qualche Ministro che è “sereno” circa una futura penuria di gas, perchè stiamo andando verso l’estate, sa che i consumi di energia elettrica raggiungono il massimo d’estate, non d’inverno? per fortuna abbiamo un po’ di fotovoltaico.

 

controlli, trasparenza ed informazione

Nei capitolati spesso si mettono pregiati cementi di note Società, (che erano) 50 € il sacco di 25 kg: qualcuno controlla che poi in opera non si metta cemento da 5 € al sacco? succede pure sui piloni delle autostrade

Doppi vetri, pompe di calore: è enorme lo spread di efficienza, di trasmittanza da un modello all’altro. Chi sceglie, chi vigila quale effettivamente viene installato nelle nostre case? 

In entrambi i casi suddetti, se il lavoro è privato qualcuno forse riesce a controllare, se è condominiale…

 

la miglior legge nell’edilizia residenziale

Ai fini energetici, a mio modesto avviso la miglior legge fu quella promulgata in Giappone, nel 2005: divieto negli uffici pubblici di raffreddare a meno di 28°C.

In Italia il limite è 24: il solito Paese di Bengodi.

 

discutibili alcune attuali iniziative:

  • Sì al cappotto ma solo dove il clima e la geometria della casa lo richiedono, altrove è uno spreco. Va da sè che è utile tanto più piccolo è l’edificio, cioè elevato il rapporto perimetro/area, e quanto più basso è il rapporto superfici trasparenti / superfici opache (finestre/muri). Ciò vale sicuramente per le graziose case del Sudtirol, meno per le grandi case che nelle città già nei secoli scorsi si costruivano ad anello appunto per avere solo metà delle stanze esposte al freddo atmosferico.
  • Sì a tutte le forme di riscaldamento autonomo e di efficientamento autonomo: se fossimo in un mondo perfetto forse il riscaldamento condominiale potrebbe esser più efficiente, in realtà se uno paga quel che consuma, sta più attento
  • meno autocertificazioni e certificazioni, più valutazioni da parte dei competenti tecnici comunali. ad es.
  • le pompe di calore sono ottime, ma poi uno d’estate le usa e i consumi globali salgono
  • da imitare l’esempio dell’Alto Adige: 30 anni fa (ora non so) chi faceva un efficientamento energetico, portava la relativa fattura nel competente ufficio della Provincia, facevano i dovuti controlli, se positivi rimborsavano il 50%, sull’unghia
  • a mio modesto avviso, una delle leggi più utili ai fini ambientali fu quella presa dal Giappone nel lontano 2005, condizionamento negli uffici pubblici non al di sotto di 28°C. In Italia una legge del 2014 ne prevedeva 24.
  • Senza energia, non ci si muove, non ci si scalda, non ci si raffredda d’estate, non si illumina, e non funzionano nemmeno pc e telefonino: da poco più di un secolo godiamo di questo ben di Dio
  •  Come ridurre i consumi energetici?
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    • Auto molto più leggere con motori molto meno potenti:
      • La 500 anni ‘60 pesavo neanche 500 kg, l’attuale una tonnellata, la maggior parte delle auto attuali sono 1.500-2.000 kg e più
      • Per andare a 130 kmh bastano 30-40 CV, la maggior parte dei motori ha potenze di 100-200cv e più
      • Divieto di SUV in città
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      • No alle canalizzazioni condominiali di aria fredda e calda
  1. Eliminazione degli incendi che sono una barbarie, uno spreco ed un inquinamento
  1. Molto migliore gestione dei rifiuti:
  • Evitiamo mezzi che vanno tutto il giorno in giro semivuoti e bruciano molta più energia primaria più di quanto recuperino
  • Evitiamo di raccogliere plastica di cui poi non sappiamo cosa farcene e finisce nel fondo degli oceani
  • Basta con le eco(?)-mafie!
  1. La demonizzazione della plastica, della CO2, dell’industria e del progresso non sono così utili
  • Proviamo per un giorno (un’ora?) a non utilizzare alcun oggetto di plastica
  • La CO2 grazie alla fotosintesi clorofilliana è il mattone costituente le piante e tutto l’agroalimentare

Due secoli fa coltivavamo la terra press’a poco come gli antenati, morivamo di fame, di freddo e di malattie a giovane età. La ricerca scientifica e l’industria ci hanno dato cose inimmaginabili ma anche tanto benessere e salute, e faranno ancora grandi passi avanti

  1. la civiltà dell’idrogeno?? Diciamo piuttosto il paradiso dei terroristi! L’idrogeno è incredibilmente volatile, infiammabile ed esplosivo: a contatto con l’aria prende immediatamente fuoco, non serve una fiamma o una scintilla! Serbatoi nelle auto ad idrogeno a 700 atmosfere??  250°C sotto zero???

 

  1. Fotovoltaico: occorre fotovoltaico ad alta efficienza, finora abbiamo installato quello a bassissima efficienza, neanche 10%

Il sen. Marcucci in un Convegno disse che abbiamo speso in sovvenzioni alle energie rinnovabili più che in decenni di Cassa del Mezzogiorno. Non so se è vero, di certo un utente sobrio paga nella bolletta più di spese fisse (cioè sovvenzione alle rinnovabili) che di consumo, il che non incentiva il risparmio.

È stato ben valutato quanto costerà in termini ambientali la rottamazione delle attuali strutture?

  1. auto elettrica: a livello globale non riduce i consumi energetici, a livello locale riduce le emissioni. Se tutte le auto diventassero elettriche, dovremmo raddoppiare la produzione di energia elettrica e la rete di distribuzione. Ad oggi non riusciamo a riciclare nemmeno le batterie dei telefonini, figuriamoci quelle delle auto (https://www.quadrantefuturo.it/settori/elettriche-o-autonome-come-saranno-le-auto-di-domani.html)

 

  1. Riscaldamento climatico endogeno: oltre a quello esogeno, di cui si parla tanto, ed è controverso, c’è quello endogeno, indotto da tutte le forme di riscaldamento e di climatizzazione, nonché da tutti i motori. E qui siamo mal messi: il 2° principio della termodinamica, tradotto in parole, afferma che tutti i processi termodinamici aumentano l’entropia dell’universo, cioè la sua temperatura. In altre parole, fino al primo dopoguerra nevicava tanto su Torino, la maggior parte della gente si riscaldava raccogliendo nei vialetti castagne, rami ecc. Poi è ventuo il benessere, abbiamo bruciato una quantità enorme di carbone, gasolio, metano, e su Torino da 70 anni nevica sempre meno. Idem sulle città cinesi, da 30 anni. Sobrietà!
  1.  
 
 
lotta agli sprechi

ad esempio, nella Raccolta Rifiuti, automezzi che girano tutto il giorno semivuoti, consumando molto più di quel che recuperano

Uno stile di vita più sobrio

I nostri antenati sono vissuti millenni senza riscaldamento nè condizionatori, ed hanno fatto molte cose molto belle, e hanno pure tirato su molti più figli di noi…